MegaD’s Adventures: ex discoteca J&J
Il primo posto in cui mi hanno acciuffata e sono dovuta uscire, che nervi. Ok, devo ammettere che non sono stata particolarmente furba nemmeno io; sono rimasta all’interno per due ore abbondanti di cui oltre una e mezza a leggere documenti che ho trovato in giro (worth it, assolutamente) e qualcuno è poi arrivato a fare domande.
Probabilmente la signora si aspettava i soliti ragazzini lì a far casino ed invece si è trovata davanti una tizia con zaino e macchina fotografica che voleva documentare. Non sono certa fosse la proprietaria o una parente ma ha raccontato che, nonostante lo sfascio totale, stanno “cercando di vendere” anche se “hanno già rubato tutto”. Credo che se avessi insistito un pelo per fare ancora qualche foto e fatto altre due domande sulla storia magari mi avrebbe anche detto di più ma essendo consapevole di essere dove non dovevo essere, mi sono cucita la bocca e mi sono fatta gentilmente accompagnare alla porta.
Storia
Nel 1974 l’imprenditore Ivo Monterastelli decide di aprire il dancing “La Fattoria” a Lido degli Scacchi. Annessi ci sono anche ristorante, pizzeria, la discoteca J&J e, in tempi più recenti, il Pala J.
La struttura è immensa: 14.000mq di cui 6000 coperti, 7 piste (di cui 2 interne per l’inverno) da ballo che potevano ospitare fino a 7000 persone. Praticamente una pista per genere musicale!
Il Pala J ha anche ospitato eventi internazionali, concerti di personaggi come i Pooh e Jovanotti, grandi rave che duravano interi week end e negli anni ‘2000 anche serate hardcore non-stop mezzanotte-mezzogiorno.
Il declino inizia nel 2008 e la chiusura definitiva arriva nel 2011 per le sale da ballo e nel 2012 per il ristorante.
Curiosità: il nome J&J è un omaggio ai figli, Jimmy e Jenny. Jimmy è prematuramente scomparso in un incidente stradale a soli 16 anni, nel 1993. Per onorarne il ricordo e la sua passione per la poesia è stato anche istituito il “Premio di Poesia Jimmy Monterastelli” dedicato ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori.
Ora sapete dove ho perso un’ora e mezza.
Il presente
Come già anticipato, il locale è in vendita da tempo immemore. La speranza dei proprietari sarebbe quella di trovare un socio pronto ad investire nel locale per ristrutturare l’area e provare ad offrire qualcosa di nuovo.
Qualche segno di vandalismo c’è ma, più che i vandali, sembrano passati gli arraffoni di rame e qualsiasi altra cosa possa essere rivenduta (mi riferisco alle apparecchiature audio). Gli arredi sono quasi tutti in disordine al loro posto.
Tra le pochissime cose rimaste, ho trovato dei nastri risalenti al 1989 con nomi come i Milli Vanilli, all’epoca appena usciti!
Presenti anche scatoloni zeppi di vecchi ticket per i guardaroba e varie “tessere” VIP della discoteca. E da questa frase piena di termini approssimativi (ed a caso) si evince che io di locali e discoteche non so proprio un tubo.
Infine, visto che il ristorante si occupava anche di ricevimenti ed eventi di vario genere, ci sono ancora tutti gli addobbi ed i vari toppings a tema (matrimonio, comunione, battesimo, compleanno…) per i dolci.
La mini gallery di questa avventura si trova qui.


