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19 April 2018

DD’s Adventures: Greenland

Digitale Article

Oggi frugando nel filesystem di Mashiny (aka un ThinkPad) cercando pattume da eliminare, sono incappata nella cartella Backup NAS morto. Mmm… una cartella che si chiama così meglio controllarla prima di un rm -rf. Ed infatti era piena piena di foto (e anche di tutte le stagioni di The Twilight Zone) dal 2014 al 2017, tutte quelle che erano sul NAS a cui sono esplosi i due dischi in RAID1 contemporaneamente a fine 2017.

Presa dal momento amarcord apro le foto del 2014, quando ho iniziato a fare urbex: Mombello, Consonno, Greenland… tutta roba che un baby urbex fa!

Di Mombello avevo già parlato all’epoca ma mi sono accorta di non aver mai parlato delle gite a Consonno ed al Greenland, sacrilegio! Meglio tardi che mai…

Senza titolo

Nel 2014 abitavo ancora a Milano e bazzicavo in zona solo per saltare dentro Mombello. Girovagando a caso mi ero imbattuta in vari cartelli che indicavano Città satellite, aka Greenland, e in un tardo pomeriggio di agosto ho deciso di seguirli.

All’epoca, a differenza di oggi, la strada non era sbarrata e si poteva circolare tranquillamente in auto. Ho fatto un sopralluogo e qualche foto con il telefono: erba altissima, da fuori non si vedeva quasi nulla. Ho incontrato comunque dei gattini simpatici, un paio di scambisti ed un tizio strano che sembrava facesse la ronda a bordo di un furgoncino scassato. Cooomunque…

Storia

Costruito a cavallo tra il 1964 ed il 1965, Città satellite fu uno dei primissimi luna park stanziali in Italia, insieme a Gardaland, costruito negli stessi anni.

Il luna park sorge all’interno del Parco delle Groane (mantiene il vincolo di tutela ambientale), si estende per 374.000 mq ed era pensato per ruotare attorno ad un laghetto centrale. Cresciuto molto rapidamente, raggiunge il suo massimo splendore a metà degli anni ’80, splendore che inizierà a spegnersi poco più di dieci anni dopo:

  • 2002: il parco viene sottoposto a sequestro giudiziario a seguito di una serie di contestazioni riguardanti la sicurezza degli impianti ed al rispetto delle norme igienico-sanitarie;
  • 2008: il parco proseguiva a singhiozzo ormai da anni, parte della proprietà versava già in condizioni di degrado. A questo si aggiunge un contenzioso tra vecchia e nuova proprietà che porta alla chiusura di diverse attrazioni. Greenland finisce all’asta.
  • 2009: indagini sulla gestione dei parcheggi ricavati nelle aree verdi ed ordinanza di abbattimento della pista per go-kart per abusivismo edilizio.

Riqualifica dell’area

Sempre nel 2009, in ottobre, viene presentato un progetto di riqualificazione dell’area che prevedeva l’investimento di oltre 20 milioni di euro.

L’accordo fu siglato tra Regione Lombardia, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, Parco delle Groane, il Comune di Limbiate e la società Parco giochi Groane srl e prevedeva:

  • Ripristino e completamento del luna park esistente;
  • Ristrutturazione e messa a norma degli edifici esistenti;
  • Rifacimento sistema fognario
  • Eliminazione di edifici “posticci” alle strutture originali;
  • Ripristino della viabilità e dei parcheggi;
  • Realizzazione di un centro di recupero fauna selvatica, fattoria didattica, parco avventura acrobatico e tenda per spettacoli all’aperto.

Rendering del nuovo Greenland apparso sulla testata “Il Cittadino mb”. Agghiacciante.

IRL

Inutile dire che, visto che sono qui a parlare di un’urbexata fatta nel 2014, di tutti questi bei propositi manco l’ombra.

Le solite storie trite e ritrite d’altronde: gente che non molla l’osso sulla proprietà, confusione sul da farsi, mancanza di permessi, disorganizzazione generale, cose che passano in secondo piano.

Detto ciò, all’epoca il Greenland era (ed è) una giungla: tutto è stato inghiottito dalla vegetazione, la pista da go-kart è esattamente dov’era negli ultimi 50 anni, il laghetto potrebbe essere usato per degli studi sulla vita aliena sulla terra, all’interno del parco ci sono carcasse di automobili e camion (a cui, nel dubbio, hanno rimosso il numero di telaio).

Senza titolo

Diversamente a quanto visto in foto di altri esploratori, il bel carosello è stato accuratamente smontato, lasciando solo la copertura esterna. Il parco in sé non sembra vandalizzato, più che altro “smontato” per benino portando via il salvabile.

Nella boscaglia ogni tanto salta fuori qualche rimasuglio di giostra che, nel contesto dell’abbandono e del degrado, risulta veramente inquietante.

Senza titolo

Nel corso degli ultimi anni pare che il parco, nonostante l’abbandono, abbia comunque ospitato qualche evento a tema, le riprese di alcuni video musicali ed addirittura un tizio che si è fatto un giro in moto sulle montagne russe.

Dopo tutta questa telenovela inconcludente, ad agosto 2017 arrivano le ruspe scortate da Polizia Locale e Polizia del Parco delle Groane che iniziano a liberare alcune aree invase dai rifiuti accumulati nel corso degli anni.

Nel dicembre 2017 il sindaco di Limbiate ha incontrato i proprietari dell’area per capire il da farsi per riprendere in mano il famoso progetto del 2009 visto che finalmente è stata ottenuta la piena disponibilità dell’area. Contestualmente alle ruspe arriva anche (l’ennesimo…) sfratto ai “giostrai” che vivono in case mobili nella proprietà, concedendo anche una proroga fino a fine anno.

Arriviamo ad oggi, aprile 2018, Il Giorno pubblica un articolo: Limbiate, fermo il maxi progetto: l’ex Greenland è dei pirati dell’ambiente.

TL;DR: Urca! Habemus asbesto ed una serie di altri rifiuti tra cui cadaveri di auto/caravan seminati per tutta l’area.

Entro la primavera si potranno vedere le prime attrazioni

Beh, dipende miei cari signori che non avete notato prima quella quantità industriale di rifiuti che vi faceva tanti ciao ciao con la manina: se il vostro target sono gli urbexer che vanno a curiosare nel degrado, avete sicuramente fatto centro con le attrazioni da proporre.

Sarcasmo spiccio a parte, speriamo davvero possano recuperare questo polmoncino verde!

Mini gallery qui!

P.S. Chiedo venia per l’uso osceno dell’HDR. All’epoca ero giovane ed inesperta ed il monitor di un ThinkPas Serie X non aiuta la fotografia!

Tags: digitale, greenland, urbex

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