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25 April 2018

Primi passi in infrarosso digitale!

Digitale Article

Oggi è stata una giornata assolutamente YES: non solo ho ricevuto l’invitation alla beta di Battle for Azeroth, ma ho anche fatto i miei primissimi esperimenti con l’infrarosso… e non mi sono nemmeno venuti male!

Il programma era alzarsi presto al mattino per andare in un parco con laghetto artificiale relativamente vicino casa nel quale avevo fatto un sopralluogo lo scorso week end per capire se fosse abbastanza verde ed ho individuato alcuni punti che mi sembravano potessero funzionare in IR. Ovviamente col cavolo che sono arrivata presto, dunque mi sono ritrovata un po’ di gente tra i piedi.

Parlando di cose serie, cosa serve per portare a casa un’immagine IR? Beh, in analogico si fa presto, ci sono pellicole sensibilizzate per quello, tipo la Rollei Infrared (di cui ho già 2 rullini in frigo pronti per essere testati). Per il digitale la cosa è un filo più fastidiosa: i sensori filtrano già gli infrarossi dunque i risultati potrebbero non essere quelli desiderati.

La soluzione definitiva sarebbe dedicare un corpo macchina all’IR e farlo modificare di conseguenza. La soluzione low-budget per i curiosi (come me) è spendere 50 euro in un filtro IR decente e montarlo sulla lente preferita.

Attenzione alle lenti: non tutte sono adatte per l’IR! Molte lenti soffrono del cosiddetto hotspot (un punto di sovraesposizione al centro). Kolari Vision, società che si occupa di IR e conversioni, ha stilato una lista molto esauriente su quelle migliori per questo tipo di fotografia.

Riassumendo, ho utilizzato:

  • Nikon D810 (non convertita)
  • Nikon 35mm f/2 AF-D
  • Hoya R72 (lascia passare solo i raggi oltre i 720nm)
  • treppiede (con il filtro si perdono 4-6 stop)

ISO 400 f/8 30″

Camera settings

400 ISO sono troppi. Sono scesa a 64 in pieno sole e 160 all’ombra, sempre ad f/8, variando il tempo di posa dai 20 ai 30 secondi. Mi sono sembrate le impostazioni migliori (per fare due prove); più che altro ci tenevo a fare qualche esperimento digitale prima di srotolare la Rollei Infrared senza cognizione.

Il bilanciamento del bianco è un po’ una rottura (fondamentale). Allora, scattando in RAW il problema è relativo visto che si può sistemare dopo. Diciamo che è una questione di vedere un’immagine il più simile possibile a quella che bisognerà editare. Da neofita ignorante ho impostato il WB in manuale a 2600K.

Editing

Inutile dire che quello che viene fuori da un’immagine IR digitale va tassativamente rielaborato, a meno che non vi piaccia la colata magenta. Dubito.

Speravo di farcela con il mio fedele Lightroom ma una rapida ricerca sull’Internette mi ha smentita in fretta ed ho dovuto tirar fuori dai meandri del file system Photoshop. Ho provato ad importare il tutto con Paint Shop Pro ma non c’è stato assolutamente verso: tutte le immagini IR venivano importate sovraesposte all’inverosimile. Ho provato con foto “normali” e nessun problema, non ho indagato oltre per il momento.

Una volta importata arriva la questione davvero importante del bilanciamento del bianco. Per farlo ho utilizzato il White Balance Selector di Camera Raw (che sarebbe il contagocce in alto a sinistra) ed ho puntato sul fogliame ottenendo questo:

Adesso bisogna invertire i canali del rosso e del blu usando il Channel Mixer:

  • Blue: Blue 0 – Green 0 – Red +100
  • Green: Blue 0 – Green +100 – Red 0
  • Red: Blue +100 – Green 0 – Red 0

Ovviamente questi sono parametri puramente indicativi! Il bello della fotografia è proprio sperimentare^^

Altri rimaneggiamenti sono stati:

  • Hue/Saturation: Blue channel +20 Saturation
  • Exposure: Gamma 0.9
  • Levels: Increase contrast 1
  • Contrast: +20

Risultato finale:

Senza titolo

Il tutto indubbiamente da migliorare ma mi sono divertita parecchio ed i risultati, per essere la prima volta, mi hanno soddisfatta molto.

Ho l’estate davanti e non mancheranno altre prove, anche analogiche ovviamente!

Gli altri scatti sono su qui ^^

Tags: digitale, infrarosso, ir

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