Analogica: Milano Cortili Aperti 2018
Non ho fotografato cortili. C’era gente. Disagio.
Gente a parte (era scontato ce ne sarebbe stata), i cortili mi sono piaciuti abbastanza ma non mi è proprio venuta l’ispirazione per fotografarli. In compenso ho fotografato piante, fiori, dettagli vari nei parchi, auto d’epoca presenti in alcuni cortili.
Mi sono trascinata:
- Nikon F5
- Tokina 16-28mm f/2.8
- Nikkor 50mm f/1.8G
- Kodak Portra 160 (135)
- Rolleiflex Planar f/3.5
- Kodak T-MAX 400 (120)
- Sekonic L-208
Come sempre non ho il senso della misura, ma stavolta ho incredibilmente usato tutto quello che mi sono portata! La direttiva primaria era fare un rullino di Portra visto che la giornata era particolarmente soleggiata ma avendo ancora 4 pose per terminare il rullo nella Rolleiflex, ho fatto anche del bianco e nero.
Sulla T-MAX 400 ci devo un attimo ritornare su, l’ho sviluppata in D-76 stock non freschissimo e non sono sicura della resa. Mi piace abbastanza ma sul b/n a 400 ISO, per ora, continuo a preferire la Delta 400 (non in HC-110 dil. B che s’impasta tutto). Il colore è stato sviluppato come sempre in Digibase C-41.
Per quanto riguarda la Portra lo so, sono estremamente di parte, ma è strepitosa.
Dopo il trauma del Nikkor 28-70mm che mi ha falsato i colori di interi rullini e di foto in digitale, devo dire che il Tokina parrebbe produrre immagini ben definite anche su pellicola e la riproduzione dei colori corrisponde alla realtà.
Sono invece rimasta di sasso quando ho visto le foto scattate con il 50mm (serie G): affilatissime. Sul digitale quelle lenti non rendono così bene.
L’unica cosa che mi ha lasciata un attimo perplessa quando ho visto i risultati è la serie di foto con inquadrature errate, o meglio, soggetti tagliati o inquadrati male, e di parecchio. Onestamente non capisco, sembrano i risultati che spesso ho avuto con la LC-A che usa un mirino galileano dove quello che si vede è leggermente diverso da quello che vede la lente. Forse ero solo agitata per la gente e per spicciarmi non ho badato per nulla alla composizione.
Ah, e comunque mi sento di poter confermare la teoria del buon Mattia: se la gente ti vede inquadrare qualcosa con una macchina “pro” ti si avvicinerà e proverà a cercare di capire cosa stai fotografando perché sei (apparentemente) un fotografo che ne sa dunque fotografi la cosa fika.
Beh, io mi ero avvicinata a questo specie di monumento-sarcofago un po’ imboscato nei giardini di Villa Reale per fotografare le ragnatele (col Tokina) e mi sono ritrovata dietro 4 persone in fila…
Tutte le foto come sempre su Flickr.





