Analogica: Fujifilm Superia Venus 800 in Val Mulini
Continuano le indagini da neofita invasata per rispondere al quesito “esiste una pellicola a colori che superi la Sacra Portra?”. TL;DR: finora non mi risulta.
Ho fatto una capatina dal Fotoamatore tempo fa visto che ero in zona, sperando di trovare una Portra 800 visto che dai miei spacciatori tedeschi era momentaneamente esaurita. L’ho trovata, era l’ultimo rullino, ma ho adocchiato anche una Fujifilm Superia Venus 800. 18 euro. Eh vabbè, per una volta… per provarla…
Avrei voluto usarla in notturna inizialmente ma poi ho optato per utilizzarla nei boschi comaschi in una giornata ultra uggiosa. Il bianco e nero non avrebbe avuto senso e tutte le altre CN in frigo avevano un’ISO 100-200, troppo bassa. Ovviamente ho scelto la Bessa; ormai posso dire di averla scelta come fedelissima per questo tipo di uscite, la adoro, davvero. Ma mi sembra di averlo già detto, più di una volta…

Abbazia di Vertemate
Via verso Val Mulini, un insediamento rurale che si sviluppa intorno alle rogge del fiume Seveso e comprende i Comuni di Fino Mornasco, Cucciago, Casnate con Bernate e Vertemate. Nel 2014 è stato il anche il luogo più votato della provincia di Como su I Luoghi del Cuore del FAI.
Ho provato a fare un salto al laghetto vicino alla scuola agraria di Minoprio dove avevo fotografato delle ninfee anni fa ma purtroppo quando ci sono stata all’inizio del mese c’era solo una foltissima vegetazione e niente fiori, peccato!
Ho appena scoperto che il giro di tutta Val Mulini è di 12km… io sono invece arrivata a Vertemate e parcheggiato vicino ai lavatoi dove poco dopo inizia la strada sterrata che porta alla scuola e all’abbazia.
Allora, la pellicola mi ha sorpreso positivamente devo dire: i colori sono carichi e rispecchiano la realtà, il contrasto l’ho dovuto aggiustare di pochissimo durante la scansione. L’unica cosa che mi lascia particolarmente perplessa di tutte le Fuji provate finora, ovvero la Superia X-TRA 400, la Natura 1600 e la PRO 400H, è uno strano halo color magenta che ho in tutte le scansioni.
Si nota anche nella foto del sentiero: il terreno marrone scuro sembra virare al magenta. Mi rendo conto che si parla pur sempre di scansione e per giunta con uno scanner da 200 euro ma sulle Portra questa sorta di viraggio non ce l’ho. E, a costo di sembrare poco modesta, sono sicurissima che lo sviluppo sia stato fatto correttamente: chimici nuovi e temperatura perfetta. I negativi magenta di solito (o almeno con il Digibase) sono dovuti a: sviluppo troppo caldo oppure un’agitazione un po’ energica, cose che mi sento di escludere.
Dubito la ricomprerei, se non per fare test in altre condizioni di luce (notturno, esposizioni lunghe) o magari per svilupparla col Tetenal. Non mi ha delusa però tra il prezzo (credo sia la pellicola più costosa che abbia mai acquistato) e la resa (quel magenta non lo capisco), resto ancora una Kodakista fedele.
Tutte le foto con la Venus sono qui.
