Diana Day 2018
Qualche settimana fa mi è passato sotto gli occhi un tweet che parlava di un Diana Day previsto per il 4 di agosto. Cercando in giro ho notato che non era un evento “ufficiale” Lomography… ma chi sono io per rifiutare un evento analogico che per giunta mi farebbe rispolverare un po’ di fotografia plasticosa lo-fi? Beh dai, facciamolo!
Per l’evento ho scelto la combo più caramellosa che potevo creare:
- Diana Mini Double Rainbow
- Dubblefilm Bubblegum

Della Bubblegum avevo già parlato, in sostanza un ColorPlus 200 con colori caldi, mentre la mia Diana Mini è un’edizione speciale di qualche anno fa, creata insieme a Tara McPherson, un’artista americana.
Le toy camera amano la luce ed ho pensato bene di portarla con me durante un breve week end al mare; sole ne abbiamo e 200 ISO bastano ed avanzano. Errore! Certo che c’è il sole ma io non esco dalle 9 alle 18 in estate, specialmente al mare, scherziamo? Odio. Dunque 200 ISO con il sole del mattino e della sera non bastano, non con una Diana Mini per lo meno. Ho fatto un rullino di foto mosse…
Purtroppo ricordavo male le specifiche della Diana, ero convinta usasse aperture maggiori quando invece:
- f/8 (sunny), f/11 (cloudy);
- 1/60 (N) o bulb (B).
Shame on me, non posso dire altro.
Quello che posso dire è che, come sempre, trovo queste trappoline davvero divertenti, di tanto in tanto mi piace variare genere sopratutto perché mi schiaffa in faccia la mia incompetenza. Sì perché per fare funzionare discretamente una macchina del genere bisogna fare molta più attenzione che con una reflex! Alla fine hai due (due!) impostazioni, devi conoscerla come le tue tasche per sfruttarla!
Dopo il pippone sulle toy camera sottovalutate, parliamo delle foto mosse. Tutte mosse, terribilmente mosse, e la grana… GRANA GIGANTE. Io la odio la ColorPlus, la odio… ma volevo fare la Bubblegum dunque c’è poco da lamentarsi.
Ribadisco nuovamente che le scansioni sono state ardue: il mio V600 abbinato a VueScan si incarta con la base della pellicola cosi giallognola, ma con un po’ di pazienza e prendendo come riferimento alcuni punti del fotogramma, il bilanciamento si riesce a fare.
Le foto sono state scattate verso le 7.30 del mattino, illuminazione che a me sembrava “forte” e sufficiente ma la pellicola (a ragione) la pensava un po’ diversamente.
Un po’ meglio quelle fatte a Comacchio con il sole delle 10. Ho tenuto duro solo per andare a comprarmi la focaccia porcellosa alla zucca…
Sono rimasta quasi colpita da una foto fatta dopo il tramonto che quasi non sembra mossa ed anche la grana non è esplosa: mano libera impostata su “cloudy”.
Il mio Diana Day è stato forse un po’ sfortunato a causa della mia leggerezza nel valutare le condizioni in cui sarei andata a scattare… e anche dal fatto che dopo 2 anni magari il manuale della Diana avrei potuto rileggerlo.
Adesso ho un “scusa” per ripetere esperimenti con la Diana e per provare a me stessa che non sono (così) impedita e che so far funzionare una toy camera!



