Al mare con la Polaroid OneStep 2
Ho iniziato ad interessarmi alla fotografia proprio acquistando per pochi euro una scassatissima Polaroid Spirit 600 CL con cui ho scattato delle foto orripilanti con le pellicole Impossible Project, pagate una follia e dalla resa completamente instabile.
Ad anni di distanza Impossible Project, società nata nel 2008 grazie allo sforzo di alcuni ex dipendenti Polaroid, ha acquistato a fine 2017 i diritti di utilizzo per il marchio Polaroid diventando Polaroid Originals. Per me che negli anni ho seguito questo progetto è stato interessante assistere all’evoluzione del progetto e delle pellicole che, senza alcuna ombra di dubbio, hanno fatto passi da giganti.
A settembre 2017 viene annunciata la Polaroid OneStep 2, un revamp della OneStep:
- focale fissa 106mm;
- messa a fuoco da 0.6mt ad infinito;
- batteria ricaricabile via USB da 1100mAh;
- flash integrato (tubo a vuoto);
- compatibile con pellicole Polaroid 600 ed i-Type;
- corpo in ABS e policarbonato, lenti acriliche coated.
Ho aspettato diversi mesi prima di prenderla, non ne ero convintissima visto che a casa ho già una Polaroid 600 di Barbie ed una SX-70… ma poi ‘sti infami di Polaroid Originals hanno pensato bene di farne un’edizione speciale color Mint. MINT. Ho sfoderato tutti i miei sconti/punti cliente e l’ho presa.

Patetico tentativo di foto staged
Per il test drive ho pensato che una mattina in spiaggia (verboten uscire dopo le 8:30 in estate, al mare poi, laggente, il sole, no grazie) potesse essere una buona idea. In più avevo anche una pellicola a tema che più a tema non si poteva: la Deep Sea Dive Edition.
7:30 del mattino a Porto Garibaldi per me era già borderline, stavo iniziato a fumare come Nosferatu, ma in una mezz’oretta ho portato a casa le mie foto rimanendone anche positivamente colpita!
La OneStep 2 incorpora anche la frog tongue, una di tendina nera che tiene in ombra la pellicola quando viene espulsa dalla macchina, visto che queste pellicole sono particolarmente sensibili durante lo sviluppo. In questo modo si ha il tempo di prendere la foto con calma e di riporla in borsa o in altro posto “all’ombra” e lasciarla tranquilla per quei 20-30 minuti.
I colori sono vividi (rispetto alle Impossible Project precedenti) e, nonostante le lenti in plastica, anche i dettagli sono più definiti paragonati a quelli della mia 600 di Barbie.
I toni, forse anche per l’orario, sono piuttosto caldi, il che non mi dispiace affatto visto dove sono state scattate.
Questa l’ho scattata di sera verso le 18:30-19 e mi sembra un filo sottoesposta, mi sarebbe piaciuta più brillante. Ho scordato di togliere il flash (anche se non penso abbia influito molto) e forse avrei dovuto utilizzare lo switch darken/lighten presente sulla macchina che sotto/sovra espone di ½ EV.
Purtroppo la fotografia istantanea è ancora molto, molto cara. Un pacco da 8 foto continua a costare 20 euro. La cosa “positiva” è che per le pellicole 600 ed i-Type ci sono sempre edizioni speciali che personalmente mi piacciono molto, sia per quanto riguarda il colore del frame, sia per quanto riguarda la forma del frame (per un periodo ne avevano fatto uno tondo in bianco e nero, molto carino).
Diciamo che, nonostante il prezzo, ora sono decisamente più tranquilla quando decido di riprendere in mano la Polaroid, le pellicole finalmente mi danno i risultati che mi aspetto. L’unica foto di questo pacco non riuscita è stata per colpa mia che ho pensato di ritrarre un soggetto in controluce senza utilizzare il flash… shame on me.
Qui il mini-album dedicato a Polaroid. More to come!


