Piemonte abbandonato: il cine-teatro
Altro week end di fine gennaio, altro giro in una regione che pullula di perle abbandonate.
Stavolta tocca ad un ex cine-teatro di cui, con mio estremo rammarico, non sono riuscita a recuperare informazioni. Sono rimasta particolarmente dispiaciuta quando, dopo giorni di ricerche, le uniche cose che ho recuperato sono state:
- anno di inizio attività, il 1938;
- una vecchia foto di una rimpatriata di classe tenutasi a metà degli anni ’40, dove comunque si vede a malapena una porta.
L’edificio si sviluppa su più piani: al piano terra c’è l’ingresso/biglietteria e la platea del cine-teatro; sul fondo, ci sono i gabinetti e le scale per salire nella parte superiore del teatro.
Scendendo, invece, ci sono altri livelli: ci sono ristorante/bar ormai completamente vuoti, una sala con indicato “televisione/bar caffè/ biliardo” che però è adibita a ripostiglio dove ci sono tutte le vecchie poltrone ed uno sgangheratissimo pianoforte, ed infine ci sono quelli che sembrano i locali di servizio con frigo e stufe.
Nella foto qui sopra si nota una porta sulla sinistra dalla quale non sono entrata. Chi mi ha accompagnata mi ha detto che era il “vecchio bordello” utilizzato fino agli ’90, tutto buio, senza finestre, che la torcia che avevamo non era abbastanza potente… non so, non ho insistito perché non sono quella che obbliga la gente a far cose, specialmente in un posto abbandonato, però la cosa mi ha fatto aggrottare un bel po’ la fronte.
Comunque, storie strane a parte, io non ho trovato tracce che mi lasciassero anche solo minimamente immaginare che questo posto potesse essere stato utilizzato fino agli ’90. Qui mi sembra che tutti se ne siano andati un bel pezzo prima. Perché? perché la cosa più recente che ho trovato è stata questa:
Per reperire questa informazione ho trascorso il sabato sera a guardarmi video sul Tubo in cui uomini britannici illustravano le loro collezioni di aspirapolvere vintage, il tutto rigorosamente registrato su VHS di fine anni ’80. Così ho scoperto che la gente colleziona anche aspirapolvere e che esiste il sito vacuumland.org per gli appassionati del settore. Meraviglioso.
A parte questa piccola digressione, altri riferimenti interessanti (anche se mi hanno generato un po’ di entropia) li ho trovati nel sottotetto: è PIENO di documenti e vecchi giornali, dagli anni ’20 agli anni ’50. Sono rimasta in quel sottotetto più a lungo che in tutto il resto della struttura e mi pento di non aver fatto più foto, molte più foto. Mi sa che dovrò ritornarci, è un’ottima scusa!
La cosa che mi ha un po’ spiazzata è stato il nome del cinema presente su tutti i documenti, che non corrispondeva a quello con cui è ancora chiamato e che comunque tutte le date erano antecedenti al 1938. Ho provato a fare ricerche con quel nome ma si sono rivelate inconcludenti. Cosa molto molto carina erano le richieste di noleggio alla Warner Bros Italia e all’Istituto Luce. I giornali invece andavano dagli anni ’40 agli anni ’50.
La First National è stata una casa di produzione cinematografica fondata nel 1917 negli USA rimasta indipendente fino al 1928. Nel 1928 fu acquisita da Warner Bros. che la terrà in vita fino al 1936.
Risulta coerente con la data timbrata sulla marca da bollo. Ecco perché il caos: se è stato in attività dal 1938 (come riportato su alcuni documenti del Comune), come mai ci sono scartoffie con nomi e date antecedenti a quell’anno? Che si chiamasse diversamente? Purtroppo non ho trovato riscontri anche se suona improbabile che abbiano buttato in soffitta cartaccia a caso anni dopo.
Ultima nota curiosa: la sala proiezioni. È un cinema, non è un optional, deve esserci. E c’è. Con le macchine. Ed è inaccessibile. Le macchine semplicemente si vedono dalle finestrelle di proiezione ma la sala è un locale a parte, accessibile solo dall’esterno da una porta vecchiotta ma solidissima e lucchettatissima. Un vero peccato non poterle vedere ma tutto sommato mi fa piacere siano ancora tranquille al loro posto.
Qui la gallery completa.





